Anche all'interno della categoria dei disturbi alimentari rientrano casistiche differenti tra loro per esordio, ovvero il periodo della vita nel quale i sintomi compaiono, durata, peso e percezione corporea, comportamenti associati quali abbuffate, digiuni, esercizio fisico estremo, uso di diuretici e lassativi... Queste variabili possono rendere difficile e richiedere tempo per giungere a un buon inquadramento caso per caso.
Ciò che accomuna i disturbi alimentari è la presenza di un'immagine corporea distorta rispetto alla realtà o, nei casi meno gravi, di un'insoddisfazione per il proprio corpo, accompagnata talvolta da sentimenti come vergogna e rabbia, ma anche dall'evitamento di certe attività o situazioni sociali che si ritiene non essere in grado di gestire sotto questo punto di vista; questo rischia di alterare anche la rete relazionale.
Consideriamo poi come è normale che il nostro corpo subisca cambiamenti nel tempo, per esempio durante l'adolescenza o nel corso di una gravidanza, quindi anche di fronte a qualcosa di prevedibile; siamo costretti a lavorare con l'immagine di noi stessi per tutta la vita!
In concomitanza ai cambiamenti corporei possono insorgere problemi legati all'alimentazione, proprio per la difficoltà a elaborarli e a integrarli nella percezione che abbiamo di noi stessi.
Aspetti disfunzionali che ricadono nel campo alimentare sono spesso legati anche alla sfera affettiva di una persona a partire dall'infanzia, poichè l'essere umano comunica l'affetto e definisce le relazioni anche attraverso il cibo.
Un'altra sfera legata all'alimentazione è quella della sessualità.
Da queste brevi osservazioni possiamo capire come può accadere che un individui porti problemi alimentari in concomitanza ad altri, apparentemente senza collegamento.
Lo psicologo, proprio per la delicatezza del tema, alcune volte può chiedere il coinvolgimento dei familiari in terapia, naturalmente se il paziente fornisce il proprio consenso.
Nel caso di alcuni disordini alimentari si può optare anche per un percorso di mindful eating.